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Storia della Basilica

1. Origine e contesto storico

La Chiesa Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo Martire nacque per volontà di Papa Pio XII, che voleva dedicare ai Messicani e a tutti i popoli dell’America Latina un luogo di culto intitolato alla Madonna di Guadalupe, già dichiarata nel 1910 da Papa Pio X Patrona dell’America. Fu insignita con il titolo di Basilica Minore da papa Giovanni Paolo II.

La Chiesa venne edificata tra il 1955 e il 1958, elevata a Parrocchia il 22 settembre 1960.

Di particolare interesse dietro l’altare si può ammirare l’immagine della Madonna di Guadalupe, nell’abside pregevoli mosaici come anche lungo le navate in cui, in alto, sono raffigurati i volti delle patrone nazionali dei Paesi del Nord, del Centro e del Sud America.

Lungo le navate laterali inoltre si possono ammirare le sculture raffiguranti la Via Crucis, opera di Luigi Enzo Mattei, autore del Corpo dell’Uomo della Sindone.

Per venire incontro alla comunità parrocchiale, nel corso degli anni agli ambienti dedicati al culto si sono aggiunte sale per la catechesi, un teatro parrocchiale che funge anche da sala conferenze, un piccolo campo sportivo.

Wikimedia Commons (1955)

A partire dal 1952, la Congregazione dipese giuridicamente dalla Diocesi di Roma. In quegli anni del secondo dopoguerra, la città stava attraversando una fase di intenso incremento demografico e di forte urbanizzazione, che generava nuove e pressanti urgenze anche sul piano pastorale. In un discorso rivolto ai parroci romani l’8 marzo 1952, papa Pio XII espresse con chiarezza la sua sollecitudine apostolica riguardo alla situazione della diocesi di Roma:

«Basta dare uno sguardo allo stato concreto della cura d’anime per dover riconoscere che essa non corrisponde ancora pienamente alle presenti necessità. […] Noi abbiamo il dovere di pensare a quel che resta ancora da fare […]. La città di Roma si è accresciuta, come territorio e come numero di abitanti, con una tale celerità, che l’organizzazione ecclesiastica non ha potuto avanzare di egual passo […]. Un simile stato di cose ci spinge ad accelerare ed aumentare nella massima misura possibile la fondazione di nuove parrocchie e la erezione di nuove chiese».

2. Fondazione e consacrazione

Negli anni seguenti, decine di nuovi centri religiosi sorsero nella periferia romana. Tra essi vi fu anche una nuova chiesa nel quartiere Aurelio, la cui costruzione il cardinale Clemente Micara, vicario di Roma, affidò alla Legione di Cristo. L’edificio avrebbe dovuto diventare la Chiesa nazionale messicana in Roma, consacrata alla Vergine di Guadalupe, patrona del Messico e dell’America Latina, e a san Filippo Martire.

Il 3 aprile 1955 papa Pio XII benedisse personalmente la prima pietra, trasportata a Roma direttamente dalla collina del Tepeyac, luogo dell’apparizione mariana in Messico, e i lavori iniziarono poco dopo. Il popolo messicano contribuì generosamente, fornendo i mezzi necessari per completare l’opera. La costruzione durò circa tre anni e l’inaugurazione, inizialmente programmata per il 12 ottobre 1958, dovette essere posticipata a causa della morte del Pontefice. In quel giorno si celebrò soltanto una messa privata. Pochi giorni dopo, l’11 dicembre 1958, monsignor José Garibi Rivera — che di lì a poco sarebbe divenuto il primo cardinale messicano — consacrò la chiesa; il giorno seguente ebbe luogo l’inaugurazione ufficiale, presieduta dal cardinale Micara, alla presenza di numerose personalità laiche ed ecclesiastiche.

Cerro del Tepeyac, Messico.

Il Vicario di Roma era anche Presidente della Pontificia Opera per la preservazione della fede e la provvista di nuove chiese nella città. Sotto la sua guida, dal 1951 al 1965 furono inaugurate ben 118 parrocchie. Egli riservava a sé il compito di porre la prima pietra, inaugurare la chiesa e insediare il parroco: per questo era chiamato il «Visitatore». Così avvenne anche per la chiesa di via Aurelia: il cardinale Micara pose la prima pietra l’11 aprile 1955, presiedette l’inaugurazione il 12 dicembre 1958, eresse la chiesa a parrocchia e nominò il primo parroco, padre Antonio Lagoa, LC, il 22 settembre 1960.

Il 20 novembre 1962 il cardinale José Garibi Rivera incoronò il quadro della Vergine di Guadalupe che sovrasta l’altare maggiore. Nello stesso giorno, san Giovanni XXIII si recò a pregare davanti all’immagine della patrona del Messico e dell’America Latina: una visita particolarmente significativa, compiuta in presenza di numerosi vescovi messicani e latinoamericani giunti a Roma per la prima sessione del Concilio Vaticano II. 

3. Visita di San Giovanni Paolo II, 27 gennaio 1980

Già nel 1970, quando era arcivescovo di Cracovia, aveva conosciuto la chiesa durante un pellegrinaggio di sacerdoti polacchi. Il 27 gennaio 1980 san Giovanni Paolo II vi compì la Visita pastorale, in occasione del primo anniversario del suo viaggio apostolico in Messico. Nell’omelia del 1980 sottolineò la particolare vocazione spirituale del luogo:

«La vostra parrocchia, dedicata a Nostra Signora di Guadalupe, è come una testimonianza vivente del legame che, qui a Roma, nel centro della Chiesa, desideriamo sempre mantenere vivo con la Chiesa del lontano continente americano, raccolto attorno alla Madre. […] Questo Cuore, che unisce i popoli interi e i continenti, unisca costantemente voi nelle vostre famiglie, negli ambienti di lavoro, di scuola, di riposo. Vi unisca, attraverso questa Parrocchia, con la Chiesa nella quale vive Cristo, Figlio di Dio e Figlio di Maria, e che opera mediante il suo Spirito».

Il 15 gennaio 1991 lo stesso Giovanni Paolo II conferì alla chiesa il titolo di Basilica minore. Da allora, due ecclesiastici messicani — entrambi arcivescovi di Guadalajara — hanno portato il titolo di cardinali presbiteri di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo Martire in via Aurelia: il cardinale Juan Jesús Posadas Ocampo (1991-1993) e il cardinale Juan Sandoval Iñiguez, dal 1994 a oggi.

Roma, Parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo Martire, 31 maggio 1970: l’arcivescovo di Cracovia cardinal Karol Wojtyla durante la Messa celebrata in occasione di un pellegrinaggio di sacerdoti polacchi nella Città eterna.

Questa sezione è stata tratta dalla pubblicazione «Historia Institucional de la Congregación de los Legionarios de Cristo y del Movimiento Regnum Christi» (2015), a cura dell’Archivio Storico Generale della Legione di Cristo e del Regnum Christi, e pubblicata in occasione del 75° anniversario della Congregazione dei Legionari di Cristo.

Cardinali titolari

Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo Martire in Via Aurelia (Titulus Dominae Nostrae de Guadalupe et Sancti Philippi martyris in Via Aurelia) è il titolo cardinalizio istituito da papa Giovanni Paolo II il 28 giugno 1991. Dal 26 novembre 1994 il titolare è il cardinale Juan Sandoval Íñiguez, arcivescovo emerito di Guadalajara (Messico).

Card. Juan Posadas Ocampo
(28.06.1991) – (24.05.1993)
Card. Juan Sandoval Íñiguez
(26.11.1994)